I bambini, soprattutto durante il periodo estivo, trascorrono molto del loro tempo all'aria aperta, giocando al parco, andando in bicicletta, stando in spiaggia o più semplicemente effettuando camminate in montagna. I traumi dentali, perciò, avvengono con maggior probabilità durante la bella stagione, anche se il luogo con maggior rischio, resta l’ambiente domestico. Prevenire è sempre la miglior soluzione. Sistemi di protezione, utilizzati durante le attività sportive, come caschi, paradenti possono sicuramente aiutare, così come sapere come comportarsi in caso di trauma, può essere decisivo. Se l’incidente, come ad esempio cadere dalla bicicletta, dovesse avvenire, prima cosa bisogna tranquilizzare il bambino. Subito dopo verificare che il bambino non abbia subito dei traumi a livello dei denti, se così fosse, accertarsi che questi non siano fratturati o anche mancanti in arcata. In caso di frattura, cercare il frammento perso, in caso di avulsione dentale (l’osso dei bambini è molto elastico e questa evenienza non è affatto impossibile) , ricercare il dente. Il frammento, se “intero”, può essere recuperato e “reincollato” nella sua giusta sede, ottenendo, perciò, il miglior risultato biologico ed estetico. Il dente deve essere recuperato in maniera più attenta rispetto al frammento:
- afferrarlo per la parte “bianca” (quella che noi vediamo normalmente) e non per la radice, perché provvista di un attacco che se toccato con le dita, perde la sua “vitalità” e le probabilità che il dente resti in arcata una volta riposizionato, si riducono drasticamente
- nel più breve tempo possibile
- conservarlo in acqua oppure in soluzione fisiologica (per mantenere vitale l’attacco della radice)
- rivolgersi immediatamente al proprio dentista per riposizionare il più rapidamente possibile il dente, ideale entro le 2-3 ore successive, oltre le probabilità che resti in arcata, calano in maniera significativa
Il dente risposizionato:
- in diversi casi, soprattutto se tutte queste precauzioni non vengono seguite in maniera scrupolosa, potrebbe non essere “accettato” dalla sede e perciò rimanere in sede per poche settimane per essere poi espulso e quindi perso
- in altri casi può restare in sede per diversi anni oppure anche per soli pochi anni, ma ciò risulta comunque vantaggioso, non solo per ragioni estetiche, ma anche biologiche, in quanto favorisce comunque lo sviluppo dell’osso circostante al dente stesso, che sarà comunque utile negli anni successivi, per affrontare terapie di tipo implantare.
Le indicazioni riportate qui sopra, valgono per i bambini dai 6 anni in su e per la dentatura di tipo permanente (denti definitivi e non da latte).